
Il quarto posto di ‘okkoner94’ al Main Event ICOOP aveva subito colpito la nostra attenzione quando abbiamo analizzato grafici e statistiche dei vari finalisti del torneo.
Poi abbiamo scoperto di più sull’identità e la storia di questo giocatore. Perciò abbiamo deciso di presentarvi il 23enne Marco Dibiase, quarto classificato quasi per caso in uno dei tornei online più importanti dell’anno.
Sentite infatti cosa ci racconta Marco: “Durante gli ultimi giorni di ICOOP ero impegnato al King’s di Rozvadov per il torneo live IPS. La trasferta è andata male e così ho cercato di recuperare grazie all’online.
In pratica ho giocato il Main ICOOP nel viaggio di ritorno dalla Repubblica Ceca. L’ho monotablato dall’iPad. È stato un mezzo miracolo. Aspettavo da un po’ di tempo questo shot, ma di certo non mi sarei mai immaginato che questo Main fosse il momento giusto“.
E invece il destino ha voluto così. Conosciamo meglio allora la storia da grinder di Marco: “Ho fatto 23 anni a ottobre e gioco a poker in pratica da quando sono maggiorenne. Abito a Marconia (paesino in provincia di Matera) e sono uno studente di Economia.
A poker ho sempre giocato da autodidatta in base alle mie possibilità, senza pensare troppo al roll o all’ABI. A febbraio però ho deciso di dedicarmi seriamente. Ho iniziato a giocare ABI 10 su Stars e 888. Ho fatto circa 4mila tornei tra le due room con buoni risultati. Su 888poker.it gioco con il nickname MDibiase10 e ho vinto circa 4 o 5mila euro.
Questa estate mi sono fermato per due mesi perché ho aperto un B&B con mio fratello. Ho ricominciato a settembre e ottobre a grindare. Per il mio ABI ho fatto bene, visto che ho vinto 3k in due mesi“.
Arriviamo a questo ICOOP 2019: “A novembre ho giocato poco per motivi personali. Avrà fatto quattro sessioni al massimo. Ho fatto quindi pochi eventi ICOOP. ma infine è arrivata questa vittoria sfiorata dopo Rozvadov.
Aspettavo uno shot del genere come trampolino di lancio. Ho fatto molte late stage al NoS fino a 3 o 4 tavoli left. Mi aspettavo prima o poi il colpaccio. Ma riuscirci nel Main ICOOP è stato qualcosa di inaspettato. Il field era duro nonostante gli occasionali. Late stage si è rivelata difficile“.
Ecco la cronaca del Main nel dettaglio: “Il torneo inizialmente è filato liscio. A metà Day 1 mi sono giocato uno spot in bluff, shovando il triplo del pot al river con un blocker. Mi ha chiamato l’avversario all’ultimo secondo. Sono rimasto così con 30x. Per fortuna in seguito ho vinto uno showdown con 9-9 contro K-Q di ‘spera91’ che mi ha raise-callato 20x. Chiudo con stack 280k, 20x per il Day 2.
A inizio Day 2 ho vinto un colpo miracoloso con A-K su open MP contro Q-Q. Flop Q-8-8. Turn A e river A! Quella mano mi ha fatto pensare davvero di poter arrivare in fondo. Purtroppo poi ho perso due showdown che mi hanno ridimensionato. Nel secondo in particolare mi son preso un cooler contro KK.
Fortunatamente il torneo è proseguito meglio. Ho vinto molti showdown da sopra, poiché nel KO ci sono range un po’ strani. A ridosso del tavolo finale ho avuto avversari tosti, eppure ero quarto a dodici left.
Al tavolo finale non ho avuto mani particolare. Ho shovato in 4-bet un A-J su open mio, dopo una 3bettato deep da bottone. Ho capito che il tavolo era abbastanza chiuso. Non ho giocato poi fino a cinque left quando ho fatto io il player out in guerra di bui. A quattro left è iniziato un torneo nuovo. Ho 3bettato con qualche blocker, ovvero assi deboli. L’ultimissimo colpo me lo son giocato al 20% con 10x e 6-6 in mano. Il BB aveva Q-Q.
Poi ho visto che i due sardi sono arrivati fino all’heads up. Non so se si conoscessero bene ma di certo se le sono suonate nelle fasi decisive“.
Tornando a Marco… Che farà ora con i 15mila euro vinti? Forse un bel salto di livello: “Credo di salire con l’ABI. Ne parlerò con il mio coach con il quale facciamo review. I reg non sono facili da exploitare.
Io ho sempre giocato quasi solo tornei online. In più ho vinto qualcosa di interessante negli Spin. Dal vivo ho giocato cash game live in giro, tipo a Londra o Malta. Qualche torneo live ogni tanto lo faccio per la shottata“.
Magari sentiremo ancora parlare di Marco che ora è convinto di quel che fa: “Studiare e metterci costanza ti porta alla lunga a vincere“. GG a lui!