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Il vantaggio (presunto) del limp in MTT: pro e contro di una ‘originale’ strategia

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Il limp non è certamente una ‘move’ amata dai puristi della tecnica del no limit hold’em eppure oggi, come ha spiegato il collega Aaron Hendrix su PokerNews, si possono trarre dei vantaggi da quest’azione ‘storicamente’ riconosciuta come debole.

Come tutte le novità da testare, comunque, è obbligatorio che se ne conoscano in modo approfondito pro e contro, però con il gioco iper-aggressivo che caratterizza gli mtt attuali (specialmente online) chiamare e basta, evitando di rilanciare, potrebbe in certi casi spiazzare i nostri avversari e farci accumulare molte chips.

aaron hendrix

Aaron Hendrix

In primis va detto che questa tecnica, peraltro neanche così nuova, è valida da adottare in early stage, quando disponiamo di uno stack deep, ovvero da 40 big blinds in su.

 

Iniziamo, dunque, da quelli che sono i contro del limp:

- si generano multi-way pot complicati da giocare

- difficoltà a ingrandire il pot con mani premium

- se non possiedi una mano con cui rilanciare, potresti optare direttamente per il fold

- difficoltà a restringere il range degli avversari

- spesso gli avversari rilanceranno sul nostro limp, quindi flattando giocheremo la mano fuori posizione

 

Si comprende facilmente, dunque, che è necessario possedere una discreta abilità nel gioco postflop, perché le situazioni che ci troveremo a gestire non saranno semplici e del tutto chiare. Quelle peculiari, appunto, dei multiway pot.

 

Quali sono, quindi, i vantaggi del limp? Ne analizziamo tre, tutti validi da adottare, lo ripetiamo, nei primi livelli di un torneo, quando il nostro stack ci permette di agire anche un po’ fuori dagli schemi.

  • Limpando teniamo i piatti piccoli: già nelle prime fasi di un mtt, talvolta, ci troviamo a fronteggiare three-bet, four-bet, five-bet, con conseguenti decisioni complicate da prendere sia preflop sia postflop, dato che andiamo a rischiare anche porzioni importanti del nostro stack. Il limp, in sostanza, ci permette un pot-control sin dal preflop, cosa non negativa nei primi livelli di un torneo.
  • Limpando diveniamo impossibili da leggere: se riusciamo a mixare questa mossa con un ampio range di mani, i nostri avversari troveranno molta difficoltà a capire cosa abbiamo realmente. Il nostro essere poco leggibili, dunque, potrebbe spiazzarli e fargli commettere di conseguenza degli errori.
  • Limpando possiamo giocare un numero maggiore di mani speculative: investendo poco, abbiamo la possibilità di giocare mani come assi suited, suited connectors, con cui possiamo vincere piatti grandi qualora colpissimo bene il board.

 

Hendrix sostiene di limpare con un ampio range di mani, tra cui anche le monster, e seppur la posizione non sia un fattore così determinante per questa strategia, consiglia comunque di essere più tight in early position e più loose in late, specialmente dal cut-off e dal bottone.

Di vitale importanza la capacità di saper gestire il board, riuscendo a foldare ad esempio K-K quando un A esce al flop e gli avversari fanno azione. Così come riuscire a gettare le carte nel muck quando, seppur con un punto decente, comprendiamo di essere battuti.

Aaron adottando questa strategia, in soli due giorni di ‘test’, ha centrato una vittoria e tre secondi posti.

Difficile capire se l’impatto possa esser così forte anche sul vostro poker, ma tentare potrebbe poi non nuocervi

 

 

 

 

 

 

 

 


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